Customer Service Representative | San Diego, CA | Oct 7, 2019
Bad Company
I worked here years ago as a temp to hire, management provided a very large amount of information for us to learn in a short amount of time and rushed us onto the phones. Management is very impatient and selfish. The company itself has insurance policies that are intentionally misleading and scam a majority of customers out of their money, which results in you having to deal with mostly angry customers all day long. Their computer programs/systems are extremely slow and freeze regularly when you need it to do your job. The network is such trash that we even had to take calls on "backup" phones, AKA ancient flip phones without a headset while trying to perform tasks on a computer. I would never advise anyone to work there nor be their customer. They even changed their name in an attempt to escape their bad reputation, yet continue business as usual. This place is a complete joke
Some of the nicest and most helpful colleagues I have worked with in my career. However, decisions are made by upper management in Italy without being communicated to the employees. No annual increases and bonuses are minimal. Transparency doesn't exist as there is little communication from direct managers which leads to feelings of distrust towards management.
Pros401K match, minimum out of pocket expenses for health benefits, laid back culture
ConsNo annual increases, little communication from management
4.0
Quality Assurance Engineer | Bethesda, MD | Nov 17, 2019
Productive and goal-oriented workplace
I had nice experience working there, learned a lot about SDLC and STLC. A typical day at work consists of daily stand-ups, managing JIRA tickets (testing, kickbacks if-any, retest kickbacks and get it resolved), Documenting QA related things, keep the team updated about the status of the project, report the blockers to the supervisors and get help from them and of course Coffee indeed.
Would only temp here. This is not a place to grow at unless you kiss butts
I never felt so disrespected within a company like I did here. Management, well she didn’t know what RTS meant on mail, and she was my manager. That should say enough.
ProsVery considerate to your life outside of work
ConsCommunication was horrible, the management team is horrible trust no one in management
Staff were very supportive of one another, almost like a family. Compensation was not equal to the work, but it was worth getting up in the morning for. I was able to use my international experience, languages, problem solving and project management skills every day. It was a very satisfying position, bar the compensation.
My manager at the time was very nice and professional. Work was very rewarding and you learn something everyday. Fast-paced environment and camaraderie amongst employees. Management had empathetic ears and always focusing on wellbeing of employees.
Good people good managment good work place wonderful upper management team always a helping hand when you need one management is always on time never any problems when it comes to management wonderful co workers always polite and ready to complete any task for the day
The company used to have a great culture with people staying for years and moving up the ranks. However this changed with the leadership change and most loyal employees were forced out.
Pay is great they have allowed us to work remotely during COVID they give a ton of holidays pto and vacation they also offer bonus love working here strongly recommend
ProsBonus and overtime offered
ConsCommute
1.0
Claims Representative | San Diego, CA | Aug 19, 2019
Stressful job.
Hard to advance unless you are family or friends with upper management. Their system is very outdated and freezes atleast 1 a week. You get alot of angry customers because their average time to complete a claim is 4 to 8 weeks.
Nel bene e nel male è stata un’esperienza davvero al limite. Non sono mai più riuscito a riavvicinarmi ad altre aziende del settore, mi sono trovato troppo male per ripetere la cosa e magari sfruttare le competenze acquisite. Il sistema commerciale del settore assicurativo è suppergiù uguale dappertutto e non consiglierei a nessuno di entrare nel giro, perché per come è studiato servi solo a mettere a disposizione dell’azienda i numeri di telefono delle persone a te più vicine.
Gli svantaggi sono di gran lunga superiori ai vantaggi ma per saperlo bisogna prima provare di persona, il fatto è che bisogna avere la sensibilità di cogliere i segnali sospetti, è una soft skill di sopravvivenza, purtroppo. Giusto qualche esempio...
La referente del personale, che davanti alla macchinetta del caffè candidamente mi comunica che «con l’agente si è pensato di cominciare a fare un paio di inserimenti all’anno». E quindi? Mi stai dicendo, neanche troppo tra le righe, che siete consci del fatto che un consulente vi dura di media sei mesi e poi è da sostituire?
Poi il tutor, che riferendosi al gruppetto di ragazzi appena assunti fa una previsione: «ne resterà solo uno». Quindi? Si fanno le assunzioni basandosi su un numero medio di nuovi consulenti che siano in grado di garantire un ritorno economico, che vada a compensare ampiamente il fisso bassissimo che viene loro dato?
Anche il regime di omertà che aleggiava in agenzia era piuttosto torbido, se facevi qualche domanda scomoda tutti che
ProsParcheggio gratuito, corso IVASS gratuito, lavoro che possono fare tutti, costante offerta di lavoro nel settore, orario non troppo vincolante
ConsStress lavoro correlato, paga minima, costante controllo/reperibilità, ambiente soffocante, continue minacce/allusioni di licenziamento, irrilevanza della formazione, partita iva anche senza guadagni
Non è un lavoro che ha senso fare a meno che non si abbiano le caratteristiche del venditore che a quel punto è meglio impiegare altrove. Tanta fatica e poco denaro.
Pagine bianche e telefono in mano tutto il giorno, stalking a tutti e insulti da parte di quelli che dovresti “aiutare a risparmiare” con i prodotti insuperabili dell’azienda.
Assicurare subito genitori, amici, parenti e conoscenti. Figuracce e imbarazzo a gogo.
Pressioni per raggiungere gli obiettivi di agenzia, minacce di toglierti il fisso, provvigioni non date, continue visite di controllo in ufficio per vedere come e se stai telefonando, uffici con più persone che sedie e scrivanie, riunioni pacco, discriminazioni e pregiudizi (tranne con chi ha i soldi) , colleghi impiccioni che vogliono capire quanto stai andando bene e a cui non devi dire niente sennò ti fregano gli appuntamenti e anche i contatti (gente che si presenta al posto tuo agli appuntamenti o che sapendo che sei in trattativa con qualcuno si intromette per rubarti l’affare), appuntamenti malamente improvvisati, ecco una normale giornata di lavoro.
Mi dà molto fastidio la confidenza falsamente amichevole che queste persone (non tutte fortunatamente) si prendono per potersi fare gli affari tuoi ed entrare nella tua vita privata, giudicandoti su tutto, dalla tua camicia alla tua macchina alla tua casa.
Non parliamo dei vari gruppi Whatsapp. Nessuno mi ha chiesto se fossi interessato o il consenso a essere inserito, un modo come un altro per control
ProsQualche collega simpatico, sabato a casa, scuola di vita
Cons- Lavorare quasi a gratis, provvigioni basse, tante spese da sostenere, telefonare dalla mattina alla sera, diversi gruppi Whatsapp, si fregano i tuoi numeri di telefono, più busta che paga, controllo mentale, dimissioni “indotte”
Ho lavorato per Generali per circa un anno nel settore commerciale, come consulente assicurativo o Family Solution Planner ed è stata un'esperienza massacrante.
L'ambiente lavorativo è deprimente, non si ha una postazione fissa con un computer assegnato, ma condivisa con altri colleghi a seconda delle esigenze giornaliere. La vision dell'azienda è quella di indurti a fare tutto con un tablet che ti viene promesso dopo la conferma dei 3 mesi... peccato che ti venga rilasciato dopo molto più tempo, nel mio caso ci sono voluti 5 mesi ed era di terza mano, con i nomi dei vecchi neo assunti cancellati a penna sulla confezione (facilmente leggibili).
Il tablet si scarica rapidamente e quando non si è in appuntamento si è costretti a metterlo in modalità aerea per consentirgli di risparmiare energia.
L'obiettivo che si deve raggiungere ogni mese è di incontrare circa 40 clienti potenziali, ovvero persone che non hanno polizze con Generali e tentare di fargliene una o più di una. Ovviamente la realtà è ben diversa...
Gli unici modi esistenti per contattare le persone sono attraverso il telefono, quindi svolgendo dei massicci turni telefonici oppure avventurandosi in luoghi pubblici svolgendo le cosiddette "dirette".
I numeri non sono forniti da Generali e ogni ragazzo/a deve trovarseli da solo, qualsiasi metodo è ben accetto...
La maggior parte delle persone ti avverte come un disturbatore e con il passare dei mesi il tuo stato mentale ne risente moltissimo.
Il livello di
Consulente assicurativo, facciamo un po' di chiarezza.
I nuovi arrivati vengono pagati con un fisso (molto basso) al quale si aggiungono le provvigioni (anch'esse basse) e all'inizio riescono a cearsi un piccolo portafogli clienti assicurando amici e parenti ma poi, per mancata remuneratività unita a forti pressioni e a stress mollano tutto e il loro giro cade nelle mani del loro superiore.
Bisogna rendersi conto che questo sistema è architettato per fare in modo che il lavoratore sia a costo zero o quasi, per forza cercano sempre nuovi collaboratori, le agenzie non rishiano nulla.
Corsi, videocorsi, riunioni, incontri motivazionali, aggiornamenti, affiancamento con il tutor: tutto fumo negli occhi per farti calare la guardia e non farti accorgere dell'alto turn over (le impiegate allo sportello che neanche si sforzano di imparare il tuo nome, sei solo uno dei tanti), dei costi in termini di tempo, energie e carburante che devi sostenere per avere una parvenza di lavoro libero e autonomo.
Ti vendono un lavoro troppo sbilanciato a loro favore perchè si basa sul concetto del "se non fai polizze ci rimetti tu, se invece ne fai a te lascio le briciole", perchè nella mia esperienza anche il tutor contribuiva a spolpare i già miseri guadagni, quindi la storia dell'affiancamento gratuito è solo uno specchietto per le allodole.
Mi pare molto strano che una compagnia assicurativa storica che è tra le più grandi in Europa e nel mondo permetta queste condizioni lavorative presso le age
ProsFlessibilità degli orari, tagitto casa-lavoro breve.
Ho cominciato questa esperienza come una sfida ma l’unica sfida era non finire alla neuro.
Inizio come consulente, affiancato ad un manager che, per la maggior parte delle volte, non seguiva nè i nuovi arrivati nè chi era già lì da un po’ tempo tant’è vero che ho stretto i denti e ho cercato di fare gruppo, motivando e aiutando i miei colleghi d’area anche se non era compito mio ma del manager.
Ti prometteva che ti avrebbe fatto guadagnare cifre importanti ogni mese e poi ti ritrovavi asciutto.
Per quanto riguarda i colleghi di altre aree, alcuni erano simpatici altri insopportabili.
Giornata tipo del consulente: arrivo in ufficio alle 9, continue pressioni del manager che, quando c’era ti costringeva a chiamare tutta la rubrica fino a fissare questo tanto decantato appuntamento, quando non c’era ti chiamava ogni ora (anche alle 23) per sapere cosa era entrato, continue pressioni dell’ispettore il quale ti costringeva a fare la polizza pena il licenziamento.
Oltre a far stipulare polizze ai parenti, ti ritrovavi pressoché costretto a stipularla anche a nome tuo.
Poi c’era l’ispettore, questa figura quasi divina che comandava l’ufficio.
La sua giornata tipo era: arrivo in ufficio, qualche sclero di qua e di là, vantarsi della sua posizione, pretendere dai collaboratori, urlare dietro agli stessi se non avevano appuntamenti e, in quel caso, li teneva in ufficio finché non lo fissavano e, se non stipulava il contratto, eravamo di nuovo punto e a capo pena il non riconoscimento
Ambiente clientelare, sistema disorganizzato e volutamente precarizzante
Ho lavorato per ben tre anni a Generali Welion ( Milano, Centrale Operativa del Settore Salute) e dopo una buona formazione iniziale (uno dei pochi elementi positivi assieme alla stragrande maggioranza dei colleghi preparati, simpatici e collaborativi) sono purtroppo emersi tutti i limiti di una società che ormai conserva solo il blasone dei vecchi tempi:
ambiente totalmente privo di organizzazione nel lavoro di tutti i giorni, dirigenti incompetenti dal comportamento improvvisato, sistemi informatici obsoleti o introduzione di sistemi nuovi non funzionanti a dovere (a scapito del cliente), numerosi team leader, salvo rarissime eccezioni, non all'altezza, la cui unica dote era lo spinto aziendalismo, assolutamente carenti di preparazione professionalità. Continua e subdola richiesta dal sapore discriminatorio di straordinari non pagati, a metà strada tra la minaccia e il mobbing, da effettuarsi anche il sabato, quando contemporaneamente l'azineda dimezzava il personale dello stesso ufficio.
Zero possibilità di crescita e valutazione del merito o dell'intelligenza, sistema clientelare basato su raccomandazioni, amicizie e simpatie che premiava troppo spesso il totale servilismo e l'omertà del dipendente.
Totale assenza di copertura sanitaria sebbene il lavoro consistesse proprio nel gestire le prestazioni mediche degli assicurati con polizze sanitarie.
Sensibile e generalizzata diminuzione dello stipendio in corso di contratto - dopo ben un anno di lavoro - tramite la m
Lavoro in questa azienda da quasi 10 anni come consulente. Chi svolge questa attività rinuncia alla propria privacy e vita personale sia per gli orari folli sia perché l'azienda non fornisce un numero aziendale quindi o si sostiene il costo di un secondo telefono o si è in balía di telefonate, gruppi whatsapp e videochiamate h24, a volte purtroppo anche nel weekend. L'azienda non prevede alcun significativo avanzamento di carriera, anzi, quando si prova a presentare una candidatura interna, l'azienda la rigetta a favore di candidature esterne. Con il passare degli anni, l'unico reale cambiamento, è lo "scatto di livello" (da uno a tre) con conseguente raddoppio degli obbiettivi richiesti a fronte di un salario minimo lordo mai superiore a 800 euro. Come se non bastasse il sistema remunerativo si basa, come già spiegato da altri, sia su una serie di provvigioni estremamente ridotte (l'esempio più eclatante sono 75 euro lordi erogati a fronte di investimenti fino a 500.000 euro), sia su un sistema di vendita pilotata (rappel) per il quale solo al conseguimento di svariati obbiettivi bimestrali si ottiene una remunerazione aggiuntiva. Ovviamente gli obbiettivi sono pensati per non essere mai raggiunti facilmente e si richiede uno sforzo triplo o quadruplo per portare a casa uno stipendio decente.
Molto colleghi trascorrono tutto l'anno a cercare di raggiungere questi obbiettivi ma a causa del cumulo di arretrati maturati (l'obbiettivo non raggiunto in un bimestre si cumula con
ProsAutonomia se capiti nel posto giusto
ConsMancanza di salario, diritti, libertà, carriera, tempo
Le attività richieste non si sono mostrate in linea con il mio corso di studi né tantomeno richiedevano particolari abilità d’esecuzione se non semplice velocità e attenzione. Tuttavia, spesso la mancanza di una postazione fissa e di un tutor al mio fianco ha, a mio parere, influito abbastanza negativamente sull’adempimento delle attività quotidiane assegnatemi. In generale, fatta qualche eccezione, non mi sono sentita coinvolta dallo staff dell’agenzia sia a livello personale che lavorativo e spesso l’aiuto delle altre stagiste (anch’esse occupate nello svolgimento del tirocinio curricolare) è stato fondamentale sia dal punto di vista emotivo che lavorativo.
In quanto alle competenze acquisite, posso dire di aver imparato a relazionarmi in modo professionale coi clienti al telefono, di aver appreso qualche nozione in merito alla selezione dei profili da sottoporre a colloquio e all’attività di recruiting di consulenti previdenziali assicurativi tramite intervista telefonica.
Le difficoltà incontrate sono state senz’altro numerose, a mio avviso, ma allo stesso tempo mi hanno permesso di approfondire la conoscenza di regole, tempi e logiche tipiche dell’ambiente lavorativo, di mettermi alla prova, e, di conseguenza, di conoscere le mie capacità, così come i miei limiti e la mia capacità di adattamento a situazioni poco ideali.
In conclusione, nonostante fossi consapevole, fin dall’inizio, della poca attinenza del tirocinio rispetto al mio percorso universitario, avrei, q
ProsHo imparato a relazionarmi in modo professionale coi clienti al telefono
ConsMi sono sentita il capro espiatorio della situazione.
Approdato in questa realtà dopo aver lavorato diversi anni nel campo, ho accettato di intraprendere un progetto condiviso. Le condizioni inizialmente apparivano vantaggiose, con bonus premi e fuochi d’artificio. Poi è emersa la reale funzione che esulava da tutte le promesse di carriera, di guadagni, di responsabilità. Una promessa che veniva smascherata nel momento in cui il mese produttivo si faceva più difficile perché le polizze da clienti nuovi terminavano o rallentavano. Dell’affidamento di un portafoglio neanche l’ombra, anzi, nel momento in cui su qualche cliente di portafoglio “condiviso” sul quale si stava momentaneamente lavorando, usciva una potenziale polizza consistente, essa veniva subitaneamente accalappiata dal manager di riferimento e finiva nella propria produzione. Le pressioni psicologiche con frasi del tipo “anche oggi un appuntamento di MxxxA o stavolta chiudi una polizza” erano all’ordine del giorno nei mesi di “magra”. A condimento di questa esperienza gli obblighi di presenza in ufficio agli orari dei dipendenti perdendo anche appuntamenti coi clienti pur di avere i consulenti (a partita iva, e quindi in teoria non obbligati) presenti e sotto controllo nei giorni maggiormente salienti come il lunedì mattina alle 8,30 o il venerdì sera alle 18,30 per impedire che qualche “delinquente” scappasse in ferie due ore prima. L’umanità ed i rapporti sociali venivano regolati da una sorta di rango sociale diviso per categoria gerarchica, con una sorta di “tutt
Being part of the bank and it's daily business is very rewarding and fulfilling each day.
From the start of the day, I wait for walk in clients in the bank. I have my own table and stuff to help me do my job productively. Clients are usually referred to me by the marketing staffs, and tellers. By the time clients are being turned over to me, I basically ask questions related to the clients future needs and security. After doing so, I generate a proposal that tailor fits his/her financial needs. After that, I print the proposal and start discussing to him/her everything he/she has to know about the policy I generated. I will make sure everything is being disclosed in honesty and in good faith. As soon as the client understood the matrix of the insurance and the policy, transaction process will take place. All payments are done inside the bank. I am not allowed to receive any amount from the client. the client will pay the premium to the teller and how over the receipt to me as proof of enrolling the policy.
From working in an Insurance Company I've learned the importance of insurance itself, what it does to benefit the client. I've learned to be humble, patient, and determined.
Inside the bank, the atmosphere is quiet. everyone is doing there job respectively. Everyone is busy with their job description. My co-workers are all professionals and helpful.
The hardest part of the job is when all account holders have purchased an insurance policy already. There comes a time when there are only few clients who will open an account and after presenting the propos
ProsWith Communication allowance/ transportation allowance
Conswaiting for potential and able clients
Questions And Answers about Assicurazioni Generali SpA
How should I prepare for an interview at Generali?
Asked Nov 3, 2021
To know more about Generali and its different job opportunities.
be communicative, with a good CV. To be positive and ambitious
Answered Nov 3, 2021
What tips or advice would you give to someone interviewing at Generali?
Asked Nov 3, 2021
To pay attention to which title of the job you are applying for. If it is an insurance consultant, it is only being a visitor for Generali with low income. As the first and only job to count on for managing all your costs, at least for 6 months, you cannot count fully on this job.
Maybe in other parts of Generali, you can find a better job opportunity with less stress
Answered Nov 3, 2021
What is the best part of working at Generali?
Asked Jul 29, 2021
Great Colleagues
Answered Jul 29, 2021
On average, how many hours do you work a day at Generali?
Asked Apr 5, 2021
Eight hour day
Answered Apr 5, 2021
What is the work environment and culture like at Generali?